Territorio

Montagne di Zoldo Alto

Il Comune di Val di Zoldo è nato dall'unione di Forno di Zoldo e Forno Alto.
Originariamente Val di Zoldo era solo la denominazione attribuita al bacino idrografico del medio e alto corso del torrente Maè.
Si trova nel cuore delle Dolomiti Bellunesi, racchiuso - protetto, si direbbe quasi - da una corona di monti che nel 2009 sono stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco: Pelmo, 3159 m; Civetta-Moiazza, 3220 m, San Sebastiano-Tamer e Mezzodì- Prampèr. Completano la corona, a sud, il gruppo Sforniòi-Bosconero-Serra, non compreso nei Sistemi Unesco.
Val di Zoldo si raggiunge dalla Valle del Piave per la sr 251, che proviene dalla Val Cellina e da Longarone percorre la stretta gola del Canale, risalendo la valle del Maè fino al Passo Staulanza, 1766 m, da dove scende in Val Fiorentina. La valle è attraversata dalla sr 347 che la collega a ovest alla valle del Cordèvole per il Passo Duràn (1601 m), e a est alla Valle del Bòite per il Passo Cibiana (1530 m).
Precedentemente, il Comune di Val di Zoldo era amministrativamente suddiviso in due comuni:
Forno di Zoldo (848 m), che si estende nel medio corso del torrente Maè da Mezzocanale (628 m) al Ru Sec (poco a monte di Dont) e al Ru Torto;
e Zoldo Alto (con sede a Fusine, 1177 m), che occupa l’alto corso del Maè fino al Passo Staulanza. Il vecchio Comune Zoldo Alto comprendeva anche i villaggi del modesto bacino del Ru Torbol e della Valle di Gòima fino al Passo Duràn; il vecchio Comune di Forno di Zoldo comprendeva i villaggi della Val Cervegana fino alla Val Inferna, poco sotto il Passo Cibiana. Il basso corso del Maè, da Mezzocanale fino alla Muda, dove confluisce nel Piave, fa parte del comune di Longarone.