Interreg Shelter - Smart rural heritage along the Tourism Routes

Il Comune di Val di Zoldo partecipa con l'edificio del Mas de Sabe al progetto Interreg SHELTER, Finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale Interreg V-A Italia – Austria 2014-2020, nato per cercare soluzioni al problema dell’abbandono degli edifici rurali nell’area montana fra Italia e Austria, che ha conseguenze negative quali l’aumento del rischio di frane, la perdita di suolo produttivo e di un ricco patrimonio storico-culturale.Partendo da casi esemplari di edifici in abbandono, il progetto si occuperà del loro recupero e inserimento nella rete escursionistica e ciclo-turistica. Allo stesso tempo il progetto svilupperà strumenti per facilitare i privati e le amministrazioni pubbliche nel riuso degli edifici e nella valorizzazione del contesto paesaggistico.
Progetto SHELTER... la montagna da vivere!
Shelter intende contrastare l’abbandono degli edifici rurali e del paesaggio che li circonda attraverso il loro recupero e l’inserimento nelle attività locali quali turismo, didattica, associazionismo
Partner del progetto
Il progetto SHELTER è realizzato da un partenariato che si è riunito per lavorare alla conservazione e al recupero del patrimonio montano: Regione del Veneto - Direzione Pianificazione Territoriale (Lead Partner, VE), EURAC Research (BZ), Comune di Val di Zoldo (BL), Comune di Valbrenta (VI), Gemeinde Anras (Tirolo), Plattform Land (BZ)
Per tutte le informazioni relative al progetto visitate il sito dedicato al seguente link:
Il Mas de Sabe
Il Comune Val di Zoldo partecipa al progetto con l'edificio denominato “Mas de Sabe” è l’antico fienile che domina un’ampia area prativa in un contesto di grande valore naturale e paesaggistico, all’interno del sito Dolomiti UNESCO. Il primo documento storico che dà notizia del Mas de Sabe risale al 1471 e fornisce la prima traccia sul nome da cui deriva il maso, la famiglia “Di Sabbe” abitante a Zoldo. Nel corso dei secoli l’edificio è stato adibito a differenti funzioni, da quella originaria di fienile ha assunto il ruolo di stalla per l’allevamento del bestiame (nel corso di tutto l’800) e poi di luogo pubblico di ritrovo (e sala da ballo) nei primi anni del ‘900. Dopo il 1960 l’abbandono dell’attività agricola ha causato un progressivo deterioramento dell’edificio e il rischio di crollo per il fabbricato. Il degrado non ha però privato l’edificio del suo ruolo di luogo identitario per la popolazione locale, come mostrano le attività di aggregazione sociale nel corso di manifestazioni e mostre organizzate ancora pochi anni fa.
L’intervento previsto
L’intervento previsto dal progetto si concentra sui percorsi che congiungono il Mas de Sabe al sistema dei sentieri, agli insediamenti e al paesaggio circostante, attraverso due azioni:
– Il rispristino della strada storica che collega il Mas de Sabe al nucleo abitativo di Iral, un percorso di alto valore storico costeggiato da muri in pietra a secco, che oggi è in stato di degrado e non più percorribile
– La tabellazione di un percorso di visita che colleghi il Mas de Sabe agli altri nuclei storici vicini nella Val Zoldana (Iral, Costa, Brusadaz e Coi) andando a costituire una “Via dell’Architettura Zoldana”.